La
tecnica Horton basa le fondamenta sull’allungamento di ogni muscolo,
sull’
isolazione di ogni sezione del corpo, sullo studio di ogni singolo
movimento
nei diversi piani spaziali e nelle possibili varianti ritmiche.
Affinché ciò
possa risultare possibile, Horton creò una serie di movimenti per
l'ondulazione
di dita, polsi, spalle, occhi, collo, costole, braccia, gambe, piedi;
uno
studio su tutte le possibilità articolari della colonna vertebrale, che
in
questa tecnica rappresenta l'origine di tutto il movimento, senza
escludere
però, altri impulsi del movimento provenienti dalle spalle, sterno o
dalla
cintura pelvica. Sperimenta gli effetti provocati dalla forza di
gravità sul
movimento nelle fasi di cedimento e resistenza ad essa attraverso una
serie di
combinazioni che portano ad inclinare l'equilibrio e a riacquistarli
immediatamente.
Un'esplorazione logica dell'anatomia che rende il danzatore capace di
gestire
il proprio corpo in qualsiasi movimento dinamico, in qualsiasi tecnica.
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